La Gioia del Vangelo

“Vegliate!”. Insieme, ognuno con il suo compito, vigile, ma insieme. Questa particolarità non mi era mai saltata all’occhio. Solitamente mi fermavo al “vegliare”, a questo verbo che mi richiamava l’immagine di un custode che si prende cura e protegge la casa a lui affidata. Oggi invece la mia attenzione cade su questa dimensione di fraternità, su questo “voi” che è quindi un invito a “noi”.
E nella parabola, come in questi giorni, non c’è la possibilità di scegliere con chi vegliare, i servi non decidono chi sono i loro colleghi, come noi non decidiamo, in questo periodo di pandemia, con chi vivere e lavorare. Ma ci viene chiesto di vegliare insieme, in attesa del ritorno del padrone, della gioia più grande. In merito a questo mi tornano alla mente le parole della volpe al piccolo Principe: “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore…”. Gesù ci invita ad avere il cuore sempre pronto ad accoglierlo, vigilante, come una sentinella che scruta continuamente l’orizzonte in attesa del sorgere del sole, un cuore che vive della speranza e della gioia del ritorno del suo Signore.
Il mio cuore è disposto ad un’attesa carica di speranza?

Oggi guardo fuori dalla finestra per cinque minuti, scrutando l’orizzonte come se fossi in attesa...