In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».
Commento
Queste parole mi arrivano dritte come un canto che apre il cuore al ringraziamento e lascia intuire che anche io sono dentro un qualcosa di grande e “potente” che sta per accadere… Versetti che mettono voglia di addentrarmi nei dettagli di questa storia misteriosa e incalzante, che si preannuncia di altissima qualità. Una storia di salvezza che continua a ripetersi, non perchè io sono brava, ma perché Dio è per natura buono e misericordioso e mi chiede di provare a leggere la storia attraverso questo suo sguardo; quanto cambia la mia storia riletta così… Con il cuore in preghiera, pieno di Spirito Santo, un po’ come Zaccaria, i fatti sembrano assumere nuovi significati, diventano luoghi di salvezza, occasioni per conoscere l’Amore, possibilità di rinascita. Ecco che il buio accoglie una Luce che fa intravedere nuovi germogli di vita proprio lì dove pezzi di vita troppo fragili rischiano di frantumarsi. Ho mai provato a leggere la mia storia ripercorrendo quello che Dio ha fatto per me, attraverso i fatti che ho vissuto e che l’hanno segnata?
Oggi mi impegno a vivere il silenzio nel trattenere le mie conclusioni affrettate sulle cose, e cerco invece di ascoltare una voce più umile ma sapiente: quella di Dio che sta per nascere, per potermi stare vicino e, anche oggi, venire a visitarmi per salvarmi.
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