In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Commento
Cos’è davvero importante? Cosa conta davvero? Gesù è ormai incamminato per l’ultima volta verso Gerusalemme e la missione che affida ai settantadue ha i tratti dell’essenzialità, la stessa di cui sento l’esigenza in questo tempo incerto e provocante. Non portate borsa, né sacca… non fermatevi a salutare… non passate da una casa all’altra… Gesù mi chiede di sceglierlo fino in fondo, di fissare lo sguardo su di lui per ordinare a lui tutta la mia vita. Occorre, quindi, che mi liberi da tutto ciò che, seppur utile, non è necessario. Altri sono i tratti fondamentali della missione: Pregate… dite: «Pace a questa casa!»… restate in quella casa… guarite i malati... Non si tratta di semplici indicazioni da eseguire alla lettera, ma di uno stile ben preciso, quello della cura. Mi tornano alla mente tante immagini, tante vicende e tante persone che in questo periodo di prova hanno testimoniato con coraggio la forza della vicinanza. In fondo Gesù non chiede nulla di più, perché il messaggio da portare a tutti è tanto semplice e chiaro da apparire quasi scontato: il Regno di Dio è vicino.
Oggi presto particolare attenzione a ciò che mi accade e mi chiedo: Cosa conta davvero per me? Mi è capitato di sentirmi oggetto di cura dell’altro?
Oggi voglio impegnarmi ad essere capace di vicinanza verso chi avverto ne ha bisogno.
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