In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Commento
Un regalo meraviglioso! Un nuovo modo di pregare il Signore. Gesù ci insegna a rivolgerci a Dio non più solamente come il Creatore onnipotente, ma come Padre. Ma non è tutto, non solo Padre, ma Padre "nostro", perché siamo fratelli e sorelle, perché l’amore del Padre ha senso solo se condiviso. Con le parole della preghiera del Padre Nostro esprimiamo la gratitudine di essere figli amati da Dio, la fiducia nel Padre che ci sostiene, che sazia i nostri bisogni e anche la richiesta di perdono perché riconosciamo di commettere degli sbagli, ma allo stesso tempo ci impegniamo ad essere ugualmente paterni, accoglienti e misericordiosi nei confronti dei nostri fratelli che hanno i nostri stessi desideri, le nostre stesse necessità e che commettono i nostri stessi errori. Ma quando preghiamo, poniamo veramente attenzione alle parole che rivolgiamo al Padre? O forse spesso la nostra preghiera è solo un susseguirsi di suoni ininterrotti che a forza di ripeterli perdono significato? A volte ci comportiamo anche noi come i pagani rimproverati da Gesù. Pronunciamo parole e parole fino allo sfinimento, pretendendo che Dio ascolti ed esaudisca le nostre richieste.
Oggi prima di dire la preghiera del Padre Nostro, mi impegno a preparare il cuore all’incontro con il Signore, e pronuncio ogni parola avendo ben presente il suo significato.
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