In quel tempo, Gesù disse ai discepoli:
«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: "Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli", e se quello dall'interno gli risponde: "Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani", vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Commento
Quante volte da bambini abbiamo insistito per ottenere qualcosa da mamma o papà, ripetendo all’infinito la stessa richiesta, fino allo sfinimento più dei nostri genitori che nostro. Certo, non sempre abbiamo ottenuto ciò che chiedevamo, ma è probabile che il più delle volte ci abbiano accontentato per la nostra ostinazione. In musica si usa la parola “ostinato” per definire una figura ritmica o melodica che uno strumento ripete incessantemente, per tutta la durata di un brano o per un certo numero di battute, accompagnando il tema principale delle parti superiori. In questa similitudine rileggo la Parola di oggi: l’amico che bussa a mezzanotte e il bambino sono “l’ostinato”, il padrone di casa e i genitori “il tema principale”. In fondo, pensandoci bene, l’uno ha bisogno dell’altro per creare, insieme, qualcosa di bello; se quell’uomo non avesse chiesto con insistenza probabilmente non avrebbe ottenuto ciò che voleva e il padrone di casa non avrebbe avuto la possibilità di fare dono all’altro di qualcosa di suo. Il Signore aspetta che noi bussiamo alla sua porta, che gli facciamo sapere e sentire di cosa abbiamo bisogno; allo stesso tempo, ci assicura che lo troveremo pronto a darci ciò che può far bene alla nostra vita. Ma io credo a questa
promessa?
Oggi penso ad un bisogno mio e a quello di un amico, di un parente, di un conoscente e li presento al Signore chiedendo il suo aiuto.
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