In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
Commento
Ancora una volta il vangelo che "casualmente" mi è consegnato mi parla dritto al cuore, perché mi scuote dalla mia situazione attuale. Subito mi colpisce la prima frase: "state attenti a voi stessi", mi fermo e rifletto. Tante volte non sono le cose che mi capitano nella vita o le persone che mi ruotano attorno a distrarmi e a rubarmi la serenità dal cuore, ma sono proprio io. Sono io che scelgo di appesantire il mio cuore con dissipazioni, ubriachezze e affanni. Sono io che alimento dei pensieri negativi dentro me. Il termine affanni rende bene l'idea: mi agito e mi affatico per pensieri e cose di poco conto. E quando per inerzia continuo a tenere rivolto lo sguardo solo su di me, sulle mie fatiche e problemi, succede che il mio sguardo si appanna e non riesce più a riconoscere le grazie che quotidianamente accadano nella giornata e il bene che sta negli altri. Lasciandomi vivere in questo modo, allora, mi piomberà addosso quel giorno di cui parla Gesù. Piombare mi dà l'idea di qualcosa di molto pesante che cade sulle mie spalle e mi schiaccia perché non sono pronta, perché sono distratta. Per la mia distrazione mi potrei perdere una grande opportunità. Gesù mi sta chiedendo di essere più vigile, di pulire il mio sguardo dagli egoismi, di volgerlo verso il sole, verso l'alto e verso l'altro. Per poter, poi, pregare e chiedere la forza a Dio di seguirLo ogni giorno fino a quando poi potrò vedere il suo volto, dopo la morte.
Oggi voglio provare a vegliare in ogni momento e allora prima di ogni azione o incontro della giornata mi ripeterò: prova a viverlo come se fosse il tuo ultimo. Se a fine giornata mi rendo conto che mi sono spesso dimenticata di questo intento, allora scrivo un messaggio a una persona o glielo dico a voce il bene che le voglio, come se fosse l'ultima volta che potessi dirglielo.
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