In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Commento
Quello che più mi colpisce di questo brano di Vangelo è l'umiltà e direi anche la dolcezza che emergono dalle figure di Gesù e di Giovanni. Nessuno dei due prova invidia o è geloso dell'amore che il popolo nutre per l'uno o per l'altro, ma sia Gesù che Giovanni sembrano volersi valorizzare a vicenda, pur rimanendo ben consci ciascuno del proprio ruolo. Così Giovanni indica Gesù come il Salvatore, e allo stesso tempo Gesù dà un riconoscimento pubblico a quest'uomo che professa con forza e sicurezza la sua fede, come a volerne benedire l'operato e senza che ne esca sminuito prende il battesimo da lui. Tutto questo mi fa riflettere su qual è invece il mio approccio con chi mi circonda: familiari, amici, colleghi. Quante volte mi capita di concentrarmi sulle qualità di chi mi sta accanto? E anche qualora me ne accorgessi, quante volte le valorizzo perché anche altre persone possano riconoscerle? Mi accorgo invece con grande rammarico che mi è molto più facile puntualizzare i difetti e le mancanze dell'altro. Gesù e Giovanni mi insegnano ad avere uno sguardo diverso sul prossimo e su me stessa. Giovanni mi insegna ad accettarmi per quella che sono e a non voler apparire più di quanto non sia realmente; Gesù mi insegna ad avere cura di chi ho accanto e a riconoscerne il valore, senza avere per questo paura di rimanerne sminuita.
Oggi cercherò di vedere in ciascuna persona che incontro e che conosco un aspetto positivo e ringrazierò Dio per averle donato quella determinata qualità.
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