La Gioia del Vangelo

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lunedì 10 gennaio 2022

Lunedì della I settimana del tempo ordinario

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Dal Vangelo secondo Luca  4,14-22
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l'anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
Commento
"Oggi si è compiuta questa parola che avete udita". La parola "oggi" mi ha colpito perché mi ha ricordato sia l'annuncio degli angeli ai pastori che abbiamo sentito pochi giorni fa a Natale: "oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore", sia le ultime parole di Gesù al buon ladrone: "oggi sarai con me nel paradiso". All'inizio del tempo ordinario la liturgia ci offre come filo rosso la parola "oggi" come a dire che la salvezza e il compimento dei nostri desideri non sta in una nostalgica età d'oro sepolta nel passato e nemmeno in un incerto futuro immaginario. Gesù è venuto a dirci che il Regno si compie nel tempo ordinario e a noi è chiesto di deciderci per Lui nell'oggi di ogni giorno, nelle piccole grandi scelte quotidiane improntate alla liberazione di se stessi e del prossimo, in particolar modo degli ultimi. Diceva madre Teresa di Calcutta: "ieri non è più, domani non è ancora. Non abbiamo che il giorno d'oggi. Cominciamo".

Tendo più a rimpiangere un aureo passato o a rimandare il mio impegno al futuro in attesa di condizioni migliori?

Oggi mi impegno a non rimandare quello che può e deve essere fatto subito, tanto più se si tratta di fare anche solo un primo passo per liberarmi o liberare gli altri da situazioni di "schiavitù".
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