In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
I farisei gli dicevano: "Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?". Ed egli rispose loro: "Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell'offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!".
E diceva loro: "Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato".
Commento
"Il sabato è stato fatto per l'uomo". Nell'ambiente in cui viveva Gesù la legge valeva assai più dell'uomo. Gesù non ha abolito la legge, ma ha contestato le false interpretazioni di essa e ha indicato il principio che dà valore ad ogni legge: la legge è per l'uomo. È questa l'affermazione di Gesù a difesa dei suoi discepoli che, passando fra i campi di grano, si sono messi a raccogliere le spighe, cosa proibita per i Giudei nel giorno di sabato: in questo giorno infatti non si può fare nessun tipo di lavoro. Il sabato è il giorno del riposo. È un giorno provvidenziale. Per gli ebrei è il sabato, i mussulmani il venerdì e per noi cristiani la domenica. Un giorno della settimana in cui perfino il Signore Dio, al termine della creazione, ammira il Suo operato e si riposa, si rilassa. Perfino Lui, l'Onnipotente. Ed invece l'uomo pretende di lavorare più di Dio, vuole avere sempre più il controllo sul tempo, sulle cose e sugli altri. Questo momento di riposo è e deve essere una continua festa-ricordo, per me e per ciascuno di noi, un memoriale di ciò che Dio ha fatto per noi e per ogni uomo. Lui ci vuole liberi da ogni schiavitù che non permette di valorizzare noi stessi ed il bene che possiamo regalare al prossimo. Non ci sembra davvero meraviglioso questo concetto di amore e gratuità?
Quest'oggi cerco di trovare anche solo un breve momento di tempo per chiudere gli occhi e assaporare la vera libertà che il Signore Gesù, nel Suo infinito amore per me, mi ha regalato.
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