In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: "I suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo". E se mai la cosa venisse all'orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.
Commento
È bello come Gesù ribalta due parole che oggi sono molto comuni nelle nostre giornate: fretta e corsa. Già, perché per noi non suonano bene, noi che abbiamo giornate frenetiche, noi che incastriamo mille cose da fare e facciamo letteralmente le corse per portare a termine tutto. E alla fine della giornata, rimane solo tanta stanchezza. La fretta e la corsa delle donne del Vangelo di oggi, sono tutt'altra cosa! In fretta corrono a dare l’annuncio ai discepoli di quanto hanno visto: il loro cuore è pieno di gioia, un tumulto di emozioni. Sono piene di quell’ansia bella, di raccontare quanto hanno vissuto. Il Signore Gesù è risorto! Gesù è vivo! Gesù è raggiungibile, è incontrabile! Le donne in fretta corrono perché Gesù affida loro un compito: devono convincere i discepoli a tornare in Galilea! In Galilea, già! Dove tutto è iniziato. Sulle rive di quel lago dove sono stati chiamati, dove è iniziata la loro storia di fede.
È fantastico Gesù! Dopo quaranta giorni nel deserto, dopo la Passione, dopo la morte, dopo la sofferenza e la sconfitta, la prima cosa che vuole da noi, da Risorto, è tornare indietro. Al primo incontro con Lui. Anche noi, come i discepoli, siamo invitati a tornare alle sorgenti della nostra fede, a quella esperienza sconvolgente che ci ha fatto incontrare il Maestro come Signore della nostra vita.
Oggi mi lascio incontrare dal Risorto, condividendo con le persone vicine la gioia che ho nel cuore! Buon cammino di Pasqua.
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