Lunedì della XI settimana del tempo ordinario, S. Antonio di Padova
Dal Vangelo di Matteo 5,38-42
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio" e "dente per dente". Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pòrgigli anche l'altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».
Commento
Una bella sfida il Vangelo di oggi. Un invito a salutare l'uomo vecchio per il nuovo. "Avete inteso che fu detto occhio per occhio dente per dente", racconta Gesù riportando la famosa legge del taglione scritta nell'Antico Testamento. E poi prosegue ribaltando i termini. Portando una legge nuova, qualcosa che ci chiede di alzare e ampliare lo sguardo. Gesù alza la posta chiedendo di mettere in gioco qualcosa di più grande: l'Amore. Il principio che muove l'uomo nuovo: non più la vendetta, il “restituire" quel male ricevuto. "Non opporti al malvagio, porgi l'altra guancia“ dice in maniera poco equivocabile. “A chi ti chiama in giudizio per toglierti...tu dona anche…”. Ma come Gesù? Quante richieste mi fai? Quante richieste ci fai di fronte a torti subiti? Com'è possibile questo, mi chiedo… Solo ripensando a come ho incontrato Gesù che trovo la risposta. Gesù sovrabbonda d'amore. È con l'amore che copre la moltitudine del mio peccato, delle mie mancanze. Perché è quando mi sento amato che scelgo di cambiare. Non viceversa. Non cambio per essere amato. Sono, esisto e sono amato così. Quando lo scopro, desidero conformarmi all'amore. L'amore comporta dono, sacrificio, rinuncia sovrabbondanza, grazia. Tutti noi abbiamo bisogno di essere amati di un amore più grande di quello che meritiamo. E di fronte al fratello che ti chiede, di fronte al suo bisogno, non volgere le spalle. Questo è l'uomo del nuovo testamento, un uomo che è stato attratto dall'amore del Cristo, qualcosa di così sovrabbondante che desidera donarlo, “andando oltre”, amando oltre. Per essere felice.
Oggi mi chiedo: chi sono io per l'altro? Se vengo ferito, ferisco a mia volta? Oppure l'altro incontrando me fa esperienza di un discepolo di Cristo? Mi faccio aiutare dal canto "amare oltre".
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