Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Commento
Questa parte del Vangelo di Luca che abbiamo ascoltato è estremamente significativa per la storia del cristianesimo in virtù della famosa affermazione dell’apostolo Pietro che riconosce, nella persona di Gesù di Nazareth, il Cristo di Dio. Questa professione di fede di Pietro è la professione di fede della Chiesa che da duemila anni proclama e testimonia in parole ed in opere che Gesù è il Cristo di Dio, colui che doveva venire nella pienezza dei tempi. Pertanto, affermare e testimoniare l’identità di Gesù come Figlio di Dio, non è solo una manifestazione di appartenenza religiosa, quella cristiana appunto, ma la vocazione e la missione nella Chiesa e nel mondo di ogni battezzato in Cristo. Così facendo, ogni individuo può accogliere in eredità quella stessa professione di fede di Pietro e degli Apostoli, che attraverso i secoli giunge fino a noi, fino a me, qui ed oggi. Una verità di fede, professata e proclamata nel corso della storia da una schiera innumerevole di santi e di martiri, che si presenta però sempre, come un momento drammaticamente provocatorio per la fragile fede cristiana. E ciò, fino ai nostri giorni: chi è per noi il Cristo? Chi è per me Gesù? Cosa diciamo, cosa dico alla gente di Lui? E soprattutto, fino a che punto sono disposto a parlare di Lui quando sono al lavoro, con gli amici oppure in famiglia?
Oggi decido di fermarmi un istante davanti al Crocifisso per rispondere con lucidità e sincerità alla domanda del Signore: “E tu, chi dici che io sia?”.
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