In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».
Commento
La prima cosa che mi è venuta in mente leggendo questo testo è ciò che Santa Teresa d’Avila, prostrata per le molteplici sventure a cui era sottoposta, disse a Gesù: “Se tratti così i tuoi amici!” In effetti ad una prima lettura sembra che seguendo i suoi insegnamenti non ci sia troppo margine per essere felici qui sulla terra! Saremo trascinati a dare testimonianza davanti ai potenti della terra per causa sua, ci saranno lotte in famiglia, si morirà anche per questo. Sembrerebbe proprio non esserci scampo per chi è fedele! Ma allora in cosa consiste e dov’è la speranza? Rileggendo, una luce l'abbiamo vista: è la certezza che qualora ci trovassimo così perseguitati, non verrà mai a mancare la Sua presenza e si manifesterà con una tale capacità di argomentare e sostenere le motivazioni della nostra fede che certo capiremo che a parlare non siamo noi, ma lo Spirito Santo! È inevitabile, avendo scelto di stare con Gesù abbiamo scelto la via della croce, dell'amore che si fa crocifiggere, per cui saremo sempre un po’ perseguitati. Dobbiamo solo interiorizzare che si dovrà passare per questa porta stretta, ma è certo che non saremo soli, Lui sarà con noi per sostenerci e per suggerirci cosa dire. Ricordo che alla provocazione di un collega risposi con una tale chiarezza che era evidente che non fossi io a parlare! Non sempre è andata così, a volte la mia poca fede mi paralizza e allora ricomincio sempre provando a ridire il mio "sì" ad ogni cosa che Lui ha pensato per me.
Per questo oggi ogni cosa che vivrò la offro dicendo: per te, Gesù!
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