Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch'essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».
Commento
Mi colpisce il fatto che Gesù si manifesti risorto in maniera personalizzata in base a chi ha davanti, così come quando aveva chiamato a sé i discepoli. Sceglie Maria Maddalena per prima, lei che è stata anche tra i primi ad essere chiamata da Gesù. Mettendomi nei panni di Maria, mi sarei sentita una gioia immensa nel cuore nel vedere che Gesù, l'unico che mi ha amato in maniera perfetta, pura e totalizzante, è ancora vivo: vuol dire che ancora tutto ha senso, che sono ancora amata come quando viveva con me, anzi di più perché ha dato la Sua vita per me. Rendersi conto che con Dio ogni mia morte diventa vita, dona una grande speranza e gioia nel cuore che non puoi non condividere con le persone a cui vuoi bene, anzi con chiunque incontri. Così Maria lo annuncia subito ai discepoli ma loro non vogliono credere. Non c'è scritto che loro non credettero. Fa la differenza. Non volere credere vuol dire che avevano, e quindi anche noi discepoli di oggi abbiamo, davanti a noi le condizioni per credere, ma come loro scegliamo di non farlo, perché siamo crogiolati nel lutto e nel nostro pianto. Infatti, Gesù quando appare ai dodici li rimprovera per la loro durezza e incredulità di cuore. Gesù mi salva ogni giorno, opera miracoli, vuole abbracciare le mie croci ogni giorno, ma io glielo permetto? Ci credo che Gesù Cristo ha vinto la morte?
Oggi in preghiera affido una mia morte a Gesù, ovvero la mia sofferenza o fragilità più grande e confido che Lui la abbraccia e la fa rivivere.
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