In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Commento
Gesù parla alle folle con parole semplici ed esse lo seguono da un luogo all’altro. Mi domando se anche io sono in questa folla, se ho la pazienza e il coraggio di ascoltare ciò che davvero il Signore vuole dirmi. Le parabole hanno un linguaggio semplice ma tagliente per permettere a tutti di capire il cuore del suo messaggio, ma allo stesso tempo nascondere dietro a questa semplicità la profondità di un Dio che tocca il cuore dell'uomo e che lo conosce bene. Pensando alla prima parte del racconto, mi chiedo se sono capace di fare spazio a questo semino nella mia vita, se riesco a crescere alla luce del Signore e se sono capace di farmi piccola per dare spazio agli altri nella mia quotidianità. E Gesù prova a raggiungermi proprio nel mio cuore, dove queste domande fermentano, come il lievito, e lo rendono inquieto perché in alcuni momenti mi scordo di metterlo al centro. E Lui, pazientemente, con parole semplici e uno sguardo amorevole, è lì che mi aspetta, e continua a parlare al mio cuore affinché, come le folle, io possa cibarmi di quel pane eterno che è il vero nutrimento. Tutto questo nel compimento dell’Amore del Padre che mi ha preceduto e che da sempre accompagna ciascuno di noi anche se non ce ne accorgiamo. Sono disposto a lasciarmi abitare dal Signore?
Oggi decido di mettere le mani in pasta e di condividere il frutto del mio lavoro con una persona a me cara.
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