Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: "Cédigli il posto!". Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: "Amico, vieni più avanti!". Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Commento
La Parola di oggi non ci dà un’indicazione su come comportarci quando siamo invitati, se convenga o meno occupare i primi posti, ma vuole dirci che per il Signore i primi posti non sono migliori, ma migliore è chi si dimostra umile e questo sarà addirittura da Lui esaltato. La tentazione di avere i primi posti appartiene per natura al cuore dell’uomo, nasce dall’orgoglio e s’insinua talvolta anche nelle cose buone, anche in quelle scelte che riguardano Dio. La tentazione di emergere può inquinare anche i desideri più buoni e spingerci a cercare la propria gloria più che quella di Dio. Questo può accadere anche quando occupiamo posti di responsabilità. Impariamo ad accoglierli come una vocazione e viviamoli con lo stile del servizio, non come merito. E se siamo in una condizione più nascosta, viviamola con gioia affidandoci al Signore perché, come diceva san Francesco, “quanto vale l’uomo davanti a Dio, tanto vale e non di più”. Possiamo stare in qualunque posto, non importa se in alto o in basso nella scala sociale o in quella ecclesiale. Ciò che conta è vivere a servizio di Dio. Invece il nostro rischio è dipendere ancora molto, e forse troppo, dal giudizio degli altri. Gesù ci chiede di essere umili, di non esaltarci, di non dipendere dall’approvazione degli altri, ma di essere centrati su di Lui. Solo così scopriremo che essere umili non è segno di debolezza, ma sarà la nostra forza.
Chiedo oggi al Signore la grazia di scoprire che ciò che veramente conta nella vita è quanto valgo ai suoi occhi e niente più.
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