Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli e disse loro: "Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: "Perché fate questo?", rispondete: "Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito"". Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: "Perché slegate questo puledro?". Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano:
"Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!".
Commento
Invocazione allo Spirito: Vieni, Spirito Santo, Spirito di verità e di amore, vieni e ricolma il nostro cuore, rendilo umile e docile per condurci dentro al mistero della Sua Parola.
Nelle nostre parrocchie questo brano di Vangelo è un po’ sacrificato: spesso letto di fretta nella processione degli ulivi che porta in chiesa, non è mai veramente valorizzato. E questa cosa mi è sempre un po’ dispiaciuta. Infondo oggi è un giorno di festa! Tra i tanti spunti di questo brano, mi voglio soffermare su una cosa forse un po’ strana: mi hanno sempre affascinato le figure secondarie del Vangelo, quelle senza un nome, senza una storia precisa, ma che si trovano coinvolte nella vita di Gesù. Come oggi i padroni dell’asinello. Non sappiamo nulla di loro, nemmeno se stavano dalla parte di Gesù o se gli erano contro; sappiamo solo le poche parole che ci riporta Marco: “li lasciarono fare!” Che bello! Con il loro assenso, aiutano Gesù ad entrare in Gerusalemme, ma forse la cosa più importante è che Lo fanno entrare nella loro vita. Anche oggi si ripete la stessa scena: Gesù viene, chiede di entrare nella vita di ciascuno di noi, e noi dobbiamo solo “lasciarlo fare”, senza farci troppe domande, senza avere troppe aspettative. AccoglierLo per una vita piena della Sua presenza. E se è così, ed è così, Lo lascio fare volentieri!
Oggi, mentre alzo il mio ramoscello d’ulivo per la benedizione, provo a dire a bassa voce: “Ti lascio fare, Gesù!”.
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