In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Commento
Manda il tuo Spirito Signore, perché comprenda la ricchezza e la profondità della tua Parola di vita che oggi mi doni di meditare in comunione di fede con tutta la Chiesa.
Nel percorso di preparazione al Sacramento del matrimonio che con un'equipe di accompagnamento animiamo in Parrocchia, è prevista una tappa intitolata: "il per sempre". Il contenuto tematico e l’obiettivo di questa tappa è chiaro: far riflettere i fidanzati circa la prospettiva di un futuro insieme, che durerà per tutta la vita. Condividendo sul tema, traspare chiaramente nelle coppie, seppur in modo discreto, una caratteristica particolare che trovo molto significativa nell’ottica dell’amore umano: la convinzione che il loro amore sia una sorta di “potere speciale” con il quale sfidare senza timore il mondo e la vita. Per quanto mi riguarda trovo in questa osservazione, molto del Vangelo di oggi. Gesù, superando culture e pregiudizi, deve far comprendere alla gente del suo tempo e quella di ogni generazione quanto sia grande e speciale l’amore che unisce l’uomo e la donna. Un amore, quello di coppia, che sin dalle origini è pensato come dono offerto da Dio all’umanità di ogni tempo. Un amore che nella prospettiva di “una sola carne” esprime il mistero della profonda comunione sponsale dell’uomo e della donna chiamati insieme e per sempre, a costruire e resistere, a gioire e soffrire, a litigare e perdonare, in altre parole a vivere. Sono cosciente di questa verità? Fino a che punto la considero importante per la mia fede?
Oggi rifletto alle parole di Gesù: “non sono più due, ma una sola carne”.
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