La Gioia del Vangelo

Spirito, rendi sempre più autentiche le mie azioni e le mie parole per annunciare il tuo Vangelo.

La Parola di oggi si apre con il verbo “convocare” e verso la fine si chiude con il verbo “uscire”. I dodici sono convocati da Gesù. Forse sta proprio qui l’essenza dell’essere credenti: nella consapevolezza di essere convocati, di essere inviati a testimoniare il Vangelo. L’essere convocati racchiude l’immensa fiducia che il Signore pone in me per ciò che mi affida. Gesù convoca per inviare, infatti i dodici escono e "girano di villaggio in villaggio". Essere convocati per uscire. Uscire “da” e uscire “verso”. Per me il Vangelo è una continua chiamata ad uscire dalle mie chiusure, dalle mie comfort zone, dalle mie ipocrisie. E’ un’uscita da sé stessi per andare verso l’altro, verso quelle case di cui il Vangelo ci parla oggi. Uscire per entrare in "qualunque casa". La casa richiama la quotidianità della vita, gli impegni, le relazioni, con tutte le gioie e le fatiche di cui è fatta questa nostra quotidianità. Uscire per andare verso quelle case dove il sapore della vita si sta perdendo richiede molta umiltà e coraggio, insieme ad una buona dose di fiducia che già in ogni casa il Signore Risorto ci precede.
Quali sono quelle “case” in cui oggi mi sembra ci sia più urgenza di annunciare il Vangelo?

In un momento di silenzio cerco di cogliere quali sono quegli ostacoli che mi bloccano nell’uscire e andare verso gli altri per annunciare il Vangelo.