La Gioia del Vangelo

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sabato 28 settembre 2024

Sabato della XXV settimana del Tempo Ordinario

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Dal Vangelo di Luca 9,43b-45
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Commento
Vieni Santo Spirito, illumina le tenebre che non permettono di vedere la Tua luce, quella vera che illumina ogni passo della vita

Quante volte non comprendiamo la Parola di Dio che si dispiega con forza o delicatamente sulle nostre vite; quando la Sua Parola è annuncio di passione, morte e resurrezione i nostri cuori stanchi e a volte superficiali si fermano solo sui giorni della Passione e faticano a guardare oltre l’orizzonte, oltre il sole che tramonta per sorgere all’alba tinto di nuova luce e di nuova vita. Proviamo a guardare con fede, pazienza e fiducia un fatto triste che ci è accaduto, una malattia inattesa, un progetto fallito e incompiuto e troveremo proprio in quell’apparente oscurità un sole che sorge, sicuramente diverso da come ce lo saremmo aspettato, diverso da come avremmo voluto. Non bastano lo stupore e l’ammirazione, Gesù ci chiede di imparare ad andare oltre, a guardare oltre per vedere altro, per vedere l’altro, per scorgere l’Altro… Allora impareremo a scorgere il Risorto che abita l’aurora, ma anche il meriggio, il tramonto, il crepuscolo, la notte…
So andare oltre le mie oscurità? Riesco a vedere in esse la presenza-luce del Risorto?

Oggi individuo alcune tenebre che mi abitano e le chiamo per nome, poi faccio risuonare una Sua Parola che possa illuminarle. Rendo grazie a Dio per la Sua Parola che è luce ai miei passi.
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