La Gioia del Vangelo

Vieni Santo Spirito, calma la mia ansia e donami di incontrare lo Sposo al cuore di ogni mio agire.

Ad una prima lettura questo brano mi ha sempre fatto un po’ arrabbiare con il Signore: Marta è quella che lavora e fa fatica eppure quella che Gesù loda pubblicamente è la sorella Maria che se ne sta beata a tavola a godersi la compagnia del Maestro. Una lettura forse influenzata da un modo di vedere la vita cristiana che metteva in conflitto azione e contemplazione, prediligendo la seconda e svalutando la prima.
Credo che in realtà la lettura corretta sia nella parola “distolta”. Marta è distolta, è lì, ma non c’è, fa molte cose ma il suo cuore e la sua anima sono altrove. Quante volte anche io mi ritrovo a fare mille cose senza metterci veramente tutto il mio cuore e tutta la mia anima? Gesù chiede invece di vivere con un altro atteggiamento la vita, con un atteggiamente sponsale, capaci di mettere il cuore in tutto quello che facciamo, donandoci nella nostra interezza.
Si tratta di un’impresa da titani se contiamo sulle nostre forze, ma se ci lasciamo attraversare dalla forza del Maestro, stando alla Sua presenza, godendo della Sua compagnia, saremo in grado di essere un po’ più come Lui, ci sentiremo amati totalmente; tanto da amare a nostra volta senza misure. Cercando Lui al centro di ogni nostro agire, il nostro cuore sarà finalmente ricolmo di gioia e di pace. Lo sento vero anche per me?

Trovo spazio per pochi minuti di silenzio all’inizio della giornata dove domando allo Spirito di farmi scorgere la presenza del Signore nelle mie corse quotidiane