In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Commento
Spirito Santo rendimi conforme a Cristo nel servizio.
Quando ero ragazzino e in estate partecipavo al Centro Ricreativo, ricordo che molti miei coetanei non vedevano l’ora di diventare animatori per fare quello che volevano e, soprattutto, spadroneggiare sui più piccoli. Diventato grande, ho svolto per anni il ruolo di coordinatore e memore di quel brutto atteggiamento, in sede di formazione degli animatori adolescenti, ho sempre proposto il Vangelo odierno per ricordare quale dovesse essere il loro stile: quello del servizio, sul modello di Gesù, dove i più grandi sono al servizio dei più piccoli. Come dice zio Eliseo nel film “la vita è bella” di Roberto Benigni: “servire è l’arte suprema. Dio è il primo servitore. Dio serve gli uomini, ma non è servo degli uomini”. Allora, da una parte, stupisce che Giacomo e Giovanni e gli altri discepoli non l’abbiano capito, dopo tutto il tempo passato dietro a Gesù, ma anzi sperano di fare carriera e di rivestire ruoli di potere. Il Vangelo di oggi è un monito per la Chiesa di tutti i tempi, perché la tentazione del potere è sempre dietro l’angolo e la vera autorità non è spadroneggiare, ma essere al servizio della crescita dei più piccoli. A tal proposito ho trovato sempre molto bella ed efficace quell’espressione di don Tonino Bello a riguardo della “Chiesa del grembiule”. In parrocchia e nella vita di tutti i giorni, mi servo di Cristo per avere potere o servo Cristo per amore?
Oggi prego ascoltando la canzone: “Servire è regnare” dei Gen Verde.
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