In quel tempo, Gesù disse:
«Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Commento
Spirito santo, fammi sentire partecipe del Regno che si realizza anche con il mio piccolo ma necessario contributo.
Immagino questo povero servo della parabola: stanco e sudato dal lavoro giornaliero nel campo del suo signore, non ha nemmeno il tempo di rinfrescarsi e tirare il fiato prima di mettersi in cucina. Non può che avere tutta la mia comprensione! Perché, in questa parabola, Gesù ci consegna un racconto che pare rasentare l’ingiustizia, fino ad arrivare a un apparente disprezzo del lavoro fatto da questo solerte servitore nei confronti del suo signore? Non credo proprio che lo faccia perché ci sentiamo svalutati nel nostro valore, o per assestare un duro colpo alla nostra autostima. Piuttosto credo sia un invito a tutti noi che la ascoltiamo e ci sentiamo “quelli di casa” a prendere seriamente le misure di Gesù, che con tutta la sua vita si pone come colui che serve e non come colui che è servito. Egli incarna lo stile del servo “inutile”, che non significa senza valore, o disprezzato per la sua bassezza ma, come rivela il termine greco, “senza utile, senza vantaggio”. L’unica ricompensa del servo Gesù, e nostra se ne assimiliamo la forma, sta nel fare ogni cosa per servire il Padre nella realizzazione del suo Regno. L’utile che davvero ci portiamo a casa e che non ci sarà tolto è quello di “aver fatto quello che dovevamo”: di essere stati parte costitutiva nel grande progetto del Regno, per cui riceviamo l’inestimabile ricompensa di potervi partecipare. Sono un servitore disinteressato del Regno o in cerca di qualche tornaconto?
Oggi cerco di allenarmi alla gratuità attraverso piccoli servizi, senza pretendere nessuna ricompensa.
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