La Gioia del Vangelo

Vieni Santo Spirito, entra nel mio cuore e rendilo mite ed umile.

Ogni volta che affronto e medito questi versetti del vangelo di Matteo provo sempre una sensazione di pace e di serenità. L'immagine che mi si presenta alla mente è quella di un paesaggio bucolico: un campo appena arato, animali che pascolano liberi e il profumo della terra appena lavorata prima del tramonto in una sera di mezza estate.
E' questa l'atmosfera che mi immagino quando Gesù utilizza la parola ristoro. Quel momento in cui, dopo una lunga ed impegnativa giornata lavorativa, si è pronti a rientrare a casa dai propri cari stanchi ma soddisfatti, sapendo che c'è ancora tempo per qualcosa di bello.
Quello di Gesù è un invito a fidarsi di Lui, non un obbligo. Io lo vedo come una "coccola": fai tutto quello che vuoi ma affidati a me, segui il mio esempio e non ti troverai deluso, io ci sono e ci sarò sempre, promesso! Questo invito cambia la prospettiva sul modo di vivere e affrontare le cose del mondo, anche e soprattutto quelle brutte. Umiltà e mitezza, ecco gli ingredienti per raggiungere la pace e la dolcezza del vivere.

Quanto nel mio quotidiano mi sento umile e mite?

Il piccolo gesto di oggi è quello di fermarsi due minuti appena finita la giornata o il turno lavorativo e ringraziare Gesù perché lui ci dona sempre il suo ristoro.