In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
Commento
Vieni Spirito Santo, aprimi gli occhi del cuore.
Mi provocano molto le parole con cui il Vangelo di oggi si chiude: “…e quanti lo toccavano venivano salvati”. Non si parla di guarigione, ma di salvezza! Quante volte anch'io, come le folle, mi sono rivolta a Dio chiedendo la guarigione dalla malattia di persone care e mi sono chiesta: “perché?”. Ma Gesù dona qualcosa di ancora più grande della guarigione fisica, di più radicale, interiore: guarisce il profondo del cuore. E ci ricorda che la salute non è tutto, più della salute c’è la salvezza. Penso alla vita della nostra giovane bergamasca, serva di Dio, Giulia Gabrieli, al beato Carlo Acutis, a Chiara Corbella, e ad altri che come loro sono stati raggiunti dalla malattia e che hanno fatto esperienza della salvezza di Dio, fino a divenire testimoni per tutti noi. Dio non ama la malattia, ma certamente ama le persone ammalate. La malattia è una realtà che fa paura e che, quando irrompe nella vita, può sconvolgerci fino a fare vacillare anche la nostra fede. Ricordo le conversazioni avute con mio zio durante il tempo della malattia, i suoi profondi interrogativi sulla vita, sulla morte, sul perché di questa esperienza dura e dolorosa; il buio e la paura e il bisogno di una luce che avesse la forza di dare un senso a quel dolore. Io credo che lì, in quelle domande, in quella ricerca di senso, Gesù ci raggiunge e ci permette di “toccare il lembo del suo mantello” e di essere salvati. Credo davvero nella salvezza in Gesù oppure penso che la malattia e la morte siano un non-senso?
Oggi prego per tutte le persone che stanno vivendo il tempo della malattia, perché possano “toccare il lembo del suo mantello” ed essere salvati.
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