In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Commento
Spirito Santo, donami uno sguardo di accoglienza per ogni persona che incontro.
Luca conclude con l’invito alla misericordia il discorso della montagna: è il modo di vivere dei figli di Dio. Mi sono chiesto se la mia vita è espressione di questa misericordia verso chi incontro a casa, a lavoro e in tutti i luoghi che frequento. Pensare che Dio usi misericordia, senza limiti, è lontano dal mio modo di pensare e di agire. Quante volte non accetto chi la pensa diversamente da me? Quante volte critico o giudico? Non sono necessariamente cose cattive. Semplicemente non è “come la penso io”. E invece, l’amore del Padre accoglie ogni diversità: ci sono tanti modi di amare. E nel suo amore, ogni miseria diventa luogo di misericordia, ogni male diventa luogo di perdono e ogni abisso di cattiveria è assorbito e riempito da un abisso di amore. La misericordia è il cuore della santità: accettare l’altro come “altro”, nel suo limite, nel suo male, nella sua miseria. E’ quel che fa Dio con noi. E così diventiamo come Lui: non giustizieri, ma misericordiosi. I quattro imperativi che seguono il primo versetto – non giudicate, non condannate, perdonate, date – sono così diversi dal mio modo di pensare, quando tendo a classificare gli altri, quando lascio che la frustrazione dinanzi al pensiero diverso dell’altro prenda il sopravvento, quando mi sento bloccato nelle relazioni perché un po’ di rancore sta nel fondo del mio cuore, quando tendo a trattenere con calcoli meschini quel poco che ho. In questa pagina noi tocchiamo chi è Dio: Padre nostro misericordioso.
Oggi vorrei provare a guardare almeno una persona con la quale ho difficoltà di rapporto come una persona amata infinitamente dal Padre.
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