In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio"».
Commento
Dio della gioia, manda il tuo Spirito affinché illumini il mio cuore di Bellezza e grazia!
Leggendo il brano di Vangelo, mi viene alla mente il bellissimo periodo trascorso in infanzia e adolescenza nel gruppo “Araldi di Dio” dei Frati Francescani: ricordo la benedizione che i frati rivolgevano a noi augurandoci “Pace” prima di ogni incontro. Penso anche alle parole rivolte dal Don a noi genitori riguardanti l’importanza del benedire i nostri figli e il coniuge la sera, prima di dormire e ricordo con un sorriso affettuoso il gesto di mia figlia che un giorno mi ha benedetto facendomi i tre segni della croce sulla fronte, sulla bocca e sul cuore, avendomi visto affaticata. Rifletto allora sul fatto che tocchi ad ognuno di noi portare il messaggio bello di Gesù nelle case e alle persone che incontriamo, penso che non ci sia contagio migliore della Bellezza di essere esempio e araldi (messaggeri) per altri. Nel brano di Vangelo Gesù invia tante persone, a due a due, a portare pace e messaggi di Bellezza nelle case affinché possiamo diventare noi stessi santuario anche nel “profano” (fuori dal tempio), contagiando anche gli altri di quell’Amore profondo che ci è stato regalato.
Oggi mi impegno a seguire il messaggio di don Bosco che diceva: “Laetare, bene facere et lasciar cantar le passere” cioè mi impegno a essere lieta con tutti, a fare del bene a chi so che ha bisogno e a lasciar “spettegolare” chi ha sempre qualcosa da criticare o lamentare.
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