In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
Commento
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire né peggior cieco di chi si chiude alla luce e alla verità. Dietro questo rimprovero così duro di Gesù mi pare di cogliere l'atroce sofferenza del Cuore di Cristo di fronte all'inganno in cui cade chi pensa di essere "a posto", mentre in realtà non si rende conto di quanto sia avvolto dalla subdola rete del male che lo conduce a vivere nella triste realtà del compromesso. Agire per inseguire unicamente la propria voglia di emergere o di possedere, giustificando i propri cedimenti è il guaio peggiore in cui si possa cadere. Anestetizzati dalla frenesia del fare o presi da mille preoccupazioni è facile arrivare ad interrompere il contatto vitale con Colui che è la vera via, la verità e la luce del nostro esistere; e da lì è breve poi il passaggio per vivere ripiegati su se stessi, in un circuito di buio che non mi fa più cogliere la differenza fra ciò che è bene e ciò che è male. Si possono imbrogliare gli altri, ma non si può ingannare Dio. Mi domando allora: quanto sono vigilante e attenta a scoprire le motivazioni profonde dei miei atteggiamenti e comportamenti? Che cosa sto cercando? Chi sto seguendo?
Oggi prego e medito la Sequenza allo Spirito Santo e invoco il raggio della sua luce su di me e su tutti coloro che nella Chiesa hanno un ruolo di guida: sacerdoti, religiosi, catechisti, laici impegnati.
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