In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».
Commento
Il Vangelo di oggi felicemente si sposa con la memoria liturgica che la Chiesa ci propone: Maria Regina. A pieno titolo la vergine di Nazareth è regina nel Regno annunciato dal Suo figlio Gesù in cui entra chi crede in una vita nuova, che comincia fin d’ora e durerà per sempre. Va oltre la morte e perciò è detta vita eterna. Maria canta la grandezza di Dio che compie meraviglie con chi si fa umile e povero, ma respinge e abbassa i potenti, i ricchi. Il Magnificat fa eco alle parole che ci rivolge Gesù. Anche Lui ci esorta a non credere ad una vita realizzata quando siamo nell’abbondanza, quando possiamo comprare senza far calcoli, quando ci sentiamo ricchi di conoscenza, di capacità e qualità, quando possiamo contare su molti amici, quando abbiamo tempo per i nostri divertimenti. Gesù non condanna la ricchezza ma mette in guardia dal farci dominare da essa, dal cercare solo di avere di più e non di vivere in relazione con gli altri e con Dio. Non possiamo seguire Gesù se siamo troppo carichi, se continuiamo a guardare indietro dispiaciuti per quello che dobbiamo lasciare. Siamo Suoi discepoli se condividiamo quello che abbiamo e quello che si siamo. Se lo vogliamo, assieme a Gesù possiamo andare oltre: non accontentiamoci più di fare solo quello che bisogna fare, ma facciamo tutto quello che si può. Non doniamo solo una parte, offriamo tutto! Come ha fatto Gesù lungo tutta la Sua vita. E più si possiede, più si è chiamati a donare. Ma qualsiasi decisione prendiamo, Gesù non ci nega il Suo amore.
Spirito di Gesù, continua a camminare a fianco a me: forse un giorno il Tuo appello toccherà il mio cuore e mi farà capire che posso andare oltre ed entrare nel Tuo Regno.
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