La Gioia del Vangelo

Dio della luce, manda il tuo Spirito affinché attraverso l’ascolto delle Scritture io riceva la tua parola.

In questo brano la parola «folla» compare tre volte in tre righe. In mezzo a questa folla ci siamo anche noi. Non si può negare: nella vita ci sono saliscendi vistosi, che presentano grandi consolazioni, ma anche grandi fatiche, a volte incomprensibili e lunghe. La folla spera, sogna, attende. La folla prova a credere, a «gettare su di lui» il proprio male, perché Gesù riesca a dargli un senso e una luce. La folla siamo noi, che possediamo il naso giusto per fiutare il dono della vera libertà e della speranza autentica. In quest’ottica la folla diviene simbolo di ogni cercatore di buona volontà. Anche noi, come la folla, camminiamo e speriamo, ci stupiamo e ascoltiamo. E anche a noi, come alla folla, Gesù è – e resta – vicino. “Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca…”. Mi commuove la richiesta di Gesù nel Vangelo di oggi: elemosina un po’ di spazio sulla nostra barca per poter continuare a parlare a tutti. Siamo discepoli non quando abbiamo la risposta giusta, né quando è la disperazione il vero motivo per cui lo cerchiamo; siamo discepoli quando decidiamo di fare spazio a Colui che ha scelto la via dell’umiltà per portarci la salvezza. La vita spirituale permette a Gesù di avere un po’ di spazio nel nostro tempo, nelle nostre giornate, nelle nostre cose per continuare a proclamarci la buona notizia di essere completamente amati. Io quanto spazio gli dono nella mia giornata?

Oggi mi impegno a ritagliarmi del tempo per pregare.