In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Commento
Quando provo a parlare di “vita eterna” alle donne detenute con cui mi trovo a condividere parte della mia esistenza, mi torna sempre alla mente e nel cuore una sensazione di beatitudine e pace profonda, tanto rara nei luoghi di sofferenza. Proprio questa “eternità” è l’invito che Gesù ci dice possibile già oggi, nella nostra attuale situazione di vita e senza la richiesta di gesti appariscenti, ma tramite qualcosa di molto semplice che ci rende simili a Lui: il nutrimento. Mangiare ci tiene in vita e dice comunione tra chi dà e riceve la vita. Mangiare troppo, o troppo poco, può anche recar danno. Mangiare, così come digiunare, rimanda ad altro, al riempire e al lasciar spazio. Sono certa però, che il cibo materiale non basta: penso alle relazioni, al bisogno di conoscenza e confronto, alla necessità di maturazione e crescita personale, all'esigenza di esprimermi e di condividere la vita con gli altri. E penso soprattutto a Gesù che mi dice: “Io sono il pane della vita… se uno mangia di questo pane vivrà in eterno”. Mi piace pensare che mentre “mi alleno” a trascorrere del tempo con Lui, divento sempre più simile a Lui. E che assimilare Gesù fino a vivere di Lui, mi aiuterà a rimanere in piedi e tenermi in vita.
Mi chiedo: sento davvero bisogno di nutrirmi di Dio?
Pregando oggi, mi ritaglio un po’ di tempo per pensare alle cose che realmente nutrono la mia vita.
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