In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va': il demonio è uscito da tua figlia».
Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato.
Commento
Vieni Spirito ed aiutami a comprendere i tempi del Signore.
L’episodio raccontato in questo brano di Vangelo è uno dei tanti momenti in cui Gesù inizia ad “aprire la mente” di discepoli ed apostoli a quella che sarà la richiesta esplicita di diffondere la Sua parola a tutti i popoli del mondo dopo la morte e risurrezione. Nella mentalità ebraica aiuto e carità erano, infatti, rivolti solo verso il proprio popolo e non all’esterno; Gesù cambia questo costume con calma, parlando il linguaggio dell’epoca. «Lascia prima che si sfamino i figli» è una risposta dura che nostro Signore utilizza per chiarire che Lui, in quel momento, è stato mandato per le pecore smarrite d’Israele; ma successivamente in seguito alla grande dimostrazione di fede da parte della donna pagana fa capire che nella sua casa c’è posto e cibo per tutti. In questo incontro, quindi, Gesù parla ai discepoli ma sicuramente non è di minore importanza il rapporto tra Lui e la donna di lingua greca. Penso alla grande umiltà che questa donna dimostra accogliendo la dura risposta di Gesù, accettando di essere messa al secondo posto ma dimostrando una profonda fede, consapevole che un posto c’è anche per i secondi, per gli ultimi, per i pagani nella misericordia di Cristo: «Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». Anch’io ho lo stesso atteggiamento umile nella preghiera? Ho la pazienza di aspettare e continuare a pregare quando una risposta da Dio tarda ad arrivare?
Oggi mi impegno a pensare ad una risposta nella mia vita arrivata dopo tanto tempo e perseveranza nella preghiera.
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