La Gioia del Vangelo

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venerdì 17 febbraio 2023

Giovedì della VI settimana del tempo ordinario

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Dal Vangelo di Marco 8,34-39
In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà. Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi». Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza».
Commento
Oggi troviamo Gesù che convoca la folla ed è insolito. Non è la folla che lo segue come dalle altre parti, qui è Lui che la chiama, per dire a tutti una cosa importante: “Volete essere miei discepoli?”.
Oggi come allora la domanda è posta a ciascuno in modo personale: “Vuoi essere mio discepolo? Io sono disposto ad arrivare fino in fondo per farti conoscere il vero volto del Padre, sono disposto a morire”. A noi sta chiedendo di fare la stessa cosa: imitare il Suo slancio, il Suo dono.
Solo che le condizioni di Gesù, quel “rinnegare se stessi” e quel “prendere la croce” spesso suonano come penitenze e non ci piacciono.
Ma rinnegare se stessi non è altro che la nostra piena realizzazione: significa vincere il falso io, vincere l’egoismo. La nostra vita si misura dalla capacità di farla diventare un dono per gli altri e prendere la propria croce significa fare proprio il destino di Gesù e renderlo visibile di fronte agli uomini.
Tra gli ostacoli che ci impediscono di prendere una decisione in favore di Gesù c'è la vergogna. La paura di essere derisi, emarginati, odiati. Il cristiano deve avere il coraggio di essere "diverso dal mondo" per essere "simile a Dio".

In questa giornata sento a me rivolta la domanda di Gesù, metto il mio nome davanti alla sua richiesta: “……, vuoi essere coinvolto con la mia vita?”
Voglio abbandonare le paure e seguire il Signore, con una scelta libera, una scelta d'amore.
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