In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».
Commento
Vieni Spirito Santo, apri il mio cuore perché Dio possa trasformarmi.
Nelle parole che Gesù rivolge ai farisei in questo brano di Vangelo, possiamo notare un tono forte da parte sua, che fa pensare ad un rimprovero; ed effettivamente lo è, infatti rimprovera Gerusalemme di non aver ascoltato i suoi profeti e addirittura di averli uccisi. Leggendo attentamente notiamo che il rimprovero più grande è quello che si intravede tra le righe nella prima parte: non aver saputo cogliere l'attimo. Gesù ci invita non tanto a godere di tutto quello che ci capita a tiro, ma a intravedere le occasioni in cui Dio si fa presente nella nostra vita e a non lasciarcele sfuggire. Ci sono occasioni nella nostra settimana che ci vengono incontro in maniera discreta, come un invito a un momento di preghiera o la richiesta di una mano da parte di qualcuno che ne ha bisogno. Il rischio che corriamo è di dare priorità a noi stessi e a tutte le cose che pensiamo di dover fare, e in questo modo chiudere gli occhi davanti a queste piccole occasioni in cui Dio può farsi presente nella nostra vita. In altre parole, non gli diamo spazio per poterci essere quando invece Lui non chiede altro che di poter entrare nella nostra vita. Sta a noi, aprire la porta al momento giusto perché lui possa trasformarci. So accogliere l'occasione in cui Dio bussa alla mia porta?
Oggi proverò ad accogliere una richiesta di aiuto, anche piccola, che mi viene fatta.
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