In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta". Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto". Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
Commento
“Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?”. “Io, Signore!”, vorrei rispondergli schiettamente, “io non lo farei mai!”. Come può chiedermi questo il Signore? Come può chiedermi qualcosa che va contro ogni logica, contro ogni razionalità? Signore, ho novantanove pecore su cento! Novantanove, capisci? Che senso ha rischiare di lasciare queste per cercarne una, una che magari ha voluto andarsene, dopo che l’avevo invitata a restare? È un pò come con i miei ragazzi, in Oratorio… se ne ho tanti, perché cercare chi è lontano? Perché rischiare di perdere i molti che abbiamo? Lasciami stare Signore, lasciami le mie sicurezze, lasciami con chi sta volentieri nel gregge! Non chiedermi altro se non di custodire ciò che ho già! Eppure, devo ammettere che, se leggo il Vangelo, tu, Signore, questa logica, così umana e così povera, la fai saltare in mille pezzi. E mi permetti di capire che dell’amore, se ragioniamo così, non abbiamo capito niente! Perché Dio, che è amore, è Colui che gioisce quando trova, quando con amore si carica sulle spalle chi si era perduto. Il Vangelo ci ricorda questo: c’è Qualcuno che si interessa di me e non desidera altro che venire a cercarmi, quando mi perdo, per portarmi con sé, al sicuro.
Oggi dedicherò la mia preghiera a chi sta facendo fatica ad accogliere il Signore che lo cerca.
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