In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Commento
Da quando usiamo così tanto i computer ci sarà capitato sicuramente di utilizzare il pc e vedere che sul più bello si blocca e non c'è più verso di farlo funzionare. A quel punto dobbiamo riavviare tutto perdendo magari ciò su cui stavamo lavorando. Leggendo il Vangelo di oggi ho pensato che i discepoli stanno vivendo una situazione simile. E’ da qualche giorno che Gesù è morto ma sempre più persone (le donne, i discepoli di Emmaus) dicono che è vivo. Loro non ci credono ancora fino in fondo e quando vedono il risorto di persona vivono un turbinio di emozioni (paura, gioia) e restano come paralizzati. Non riescono ancora a mettere insieme l'immagine del crocifisso con quella che stanno vedendo. Si bloccano perché non c’è connessione logica tra Cristo morto e Cristo risorto. Ma l'evento della passione, morte e resurrezione di Gesù non ha nulla di logico, è semplicemente un atto di amore. La stessa situazione la vedo io nella mia vita quotidiana: intorno a me si compiono piccoli gesti dettati da null'altro che dalla cura e dall'amore che le persone hanno nei confronti dei loro fratelli. Se li guardassi con occhi superficiali sarebbero gesti illogici e senza senso e sarei anche tentato di sminuire il valore. Se però guardo bene capisco che la ragione profonda è l'amore.
Provo a chiedermi: nella mia giornata riesco ad avere gesti di cura verso le persone che mi circondano? Solo per oggi proverò a dimostrare loro il mio affetto con un piccolo e semplice gesto.
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