La Gioia del Vangelo

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lunedì 25 novembre 2024

Lunedì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario

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Dal Vangelo di Luca 21,1-4
In quel tempo, Gesù alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Commento
Spirito Santo apri il mio cuore perché senta sempre lo sguardo d’amore che Dio ha su di me.

Di questo Vangelo oggi mi colpisce una parola, il verbo vedere: “alzati gli occhi, vide”.
Mi torna una famosissima frase tratta dal racconto del piccolo principe: “non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”.
Gesù vede questa vedova, vede il suo cuore ma soprattutto ne coglie l’essenza e lei nel suo intimo lo sa. Probabilmente chi le è accanto non la nota nemmeno. Si sarà sentita sola? Giudicata per quelle due monetine? Non penso le importi. Penso a quando faccio qualcosa per gli altri e mi aspetto un grazie che non arriva. Quando la mia fatica giornaliera per chi mi è vicino è diventata quotidianità e mi sento sola. A volte mi arrabbio perché ci sono difficoltà o fatti accaduti che nemmeno il tempo può trasformare in normalità, ma più nessuno li nota. Ma oggi Gesù mi dice che non sono sola. Lui mi vede e sono certa che conosce ogni mia pena ma anche ogni mio errore. La sera nella preghiera quando penso alla mia giornata a volte mi sento un po incompresa, mi capita di giudicare quelle persone che consciamente o inconsciamente mi hanno ferita, ma devo fidarmi di Lui perché non spetta a me dare sentenze. Solo Lui vede nel cuore di ognuno di noi e solo Lui conosce le emozioni che ci portiamo dentro, il nostro vissuto: ne sono convinto?.
“E’ il tempo che hai dedicato alla tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”: Gesù è quella rosa.

Oggi nella mia solita quotidianità alzo lo sguardo e cerco di vedere l’altro andando oltre i miei pregiudizi, oltre quel “come va”, “tutto bene ”, ma di vedere con il cuore quell’essenziale che spesso è invisibile agli occhi.
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