In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso.
Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono.
Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio».
E rimasero ammirati di lui.
Commento
Vieni Santo Spirito, riempi la mia vita e quella dei giovani che cercano in te uno spirito di guida ed esempio per portare di nuovo nella propria vita e nel mondo la luce del nostro Signore Gesù.
Gesù viene sottoposto a una domanda ardua, a trabocchetto. Fatta apposta per cercare di metterlo in difficoltà e di fargli dire frasi che potrebbero essere usate contro di lui. Ma la risposta di Gesù apparentemente è tanto semplice, quanto in realtà è densa di significato: Gesù riconosce l'autorità legittima di Cesare sulle questioni terrene, come la coniazione della moneta e il mantenimento dell'ordine pubblico. Allo stesso tempo, però, ribadisce la supremazia di Dio su ogni altro potere, affermando che l'uomo ha il dovere primario di obbedire a Dio e ai suoi comandamenti. La risposta di Gesù quindi è più attuale che mai, in quanto ci invita a vivere da cittadini responsabili, rispettando le leggi e le istituzioni del nostro paese, ma senza mai dimenticare la nostra dimensione spirituale e la nostra appartenenza a Dio. Ci spinge a essere liberi da ogni forma di idolatria, sia essa verso il potere politico, verso il denaro o verso qualsiasi altro bene terreno. Ci sprona ancora una volta a capire cosa davvero è importante nella vita, cosa deve essere la nostra guida e la nostra via, in un mondo sempre più pieno di distrazioni e falsi idoli. Dunque, quanto mi faccio influenzare dal mondo esterno, dal potere, dall’idolatria, non riuscendo così a vedere cosa è davvero importante nella mia vita?
Oggi trovo un momento per sostare davanti ad un crocifisso o ad un’immagine di Gesù per pensare cosa sia veramente importante per me.
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