In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.
Commento
Vieni, Spirito Santo, ad aiutarmi a riconoscere che Gesù è vero uomo e vero Dio!
Quando Mosè chiese alla voce del roveto ardente il suo nome, la risposta fu: “Io sono colui che sono!”. Qui Gesù, dicendo “Io Sono”, manifesta la sua divinità. Per trent’anni ha vissuto da uomo in modo così normale che sente il bisogno di dichiarare con parole la sua identità divina. In questo brano troviamo molte frasi che lo definiscono come Dio: “Dove vado io, voi non potete venire”, “Voi siete di quaggiù, io sono di lassù”, “Se non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati”, “Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono”. Qualche anno fa, parlando con i nostri figli più grandi, ci siamo accorti che, pur avendoli educati cristianamente, alcune loro idee erano opposte a ciò che credevamo di trasmettere. È stato un segnale d’allarme molto forte! Cosa fare davanti a questo apparente fallimento? Abbiamo capito di non aver mai condiviso con loro la nostra storia personale di fede. Così abbiamo iniziato a raccontarla, oltre a pregare per la loro conversione. Da allora, tante cose belle sono accadute: oggi sono loro a ravvivare la nostra fede, condividendo con noi la bellezza del loro rapporto con Gesù. Se Gesù stesso ha proclamato con la sua voce chi è, non dovremmo farlo anche noi oggi per Lui, affinché altri possano credere e incontrarlo?
Santa Caterina da Siena racconta ciò che ha sentito mentre parlava con Dio: «Sai, figliola, chi sei tu e chi sono io? Se saprai queste due cose, sarai beata. Tu sei quella che non è; io, invece, Colui che sono». Oggi ripeterò in preghiera, ogni volta che potrò: “Io sono quello che non sono; Tu, invece, Colui che sei”.
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