La Gioia del Vangelo

Spirito Santo, rendi la parola di Gesù efficace nel cambiarmi il cuore.

I ragazzini della mia generazione sono cresciuti a pane e figurine Panini. Il mito dell’album completo dei calciatori delle grandi squadre ci portavano a operazioni commerciali straordinarie. Ad ogni mitico calciatore avevamo assegnato un valore corrispettivo di figurine e potevo cedere un grande nome in cambio di tante figurine che mi permettevano poi di rimanere nel gioco di questo continuo baratto. Già, la logica del “do ut des” è un richiamo quasi ancestrale che riaffiora in ogni circostanza della vita. Oggi Pietro stesso ce lo dimostra, quando si rivolge a Gesù e, molto diretto, gli spiattella in faccia quell’ ”ecco”! Ecco, va bene, abbiamo lasciato tutto per starti dietro, Maestro. Pietro si blocca come a sottintendere: e adesso? Proprio nulla ci viene in cambio? Neanche un piccolo guadagno che ci dia la sensazione di non aver perso tutto per niente? Spesso la mia fragile fede si aggrappa a questo ragionamento: Signore, cerco di fare meglio che posso, di sceglierti e di camminarti dietro, di essere una brava persona; perché permetti queste fatiche, queste delusioni, questo dolore? Mi meraviglio che Gesù non si scandalizzi della nostra umanità: non richiama Pietro ma lo porta a un livello più alto. Quello di comprendere che con Lui non ci perdiamo mai, nulla. Con Lui abbiamo il contraccambio di una vita cento volte più colma di relazioni, cento volte più capace di gustare già da ora quella pienezza che poi ci sarà donata completa nella vita eterna. Insieme a quelle prove che rafforzano questa certezza.
Signore, forse rischio spesso di barattare con Te?

Oggi vivo certe “mancanze” valorizzando invece quanto da Dio mi viene donato.