In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Commento
In questo episodio le risonanze degli spettatori parlano della parola di Gesù, non di Gesù, come se la parola avesse un principio indipendente dal Maestro. In realtà noi sappiamo che la Parola non esiste senza Gesù perché sono la stessa cosa. È Lui la Parola che era fin da principio, il Verbo che era presso Dio, il Verbo che è Dio, che si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi. Non finirò mai di ringraziare i sacerdoti che mi hanno comunicato la grandezza e la bellezza della Parola. Chi mi ha avvicinato alla Parola e ad una conoscenza nuova di Gesù che insegna con una parola forte, autorevole, in altre parole affidabile. La Parola di Gesù è affidabile perché dopo averla ascoltata posso dire il mio “Amen” cioè “è così”: mi scuote fino a farmi dire “mi fido e mi affido”. Anche qui basta la Sua parola, “esci”, e il demonio uscì senza fare alcun male… Il male, ce lo ricorda il Vangelo, sta dentro: sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male. Sento forte l’affidabilità di questa Parola che oggi è dono per me, perché desidera liberarmi dal male che dentro mi divide, che mi separa dal Bene. La Parola compie ciò che dice, ecco perché è affidabile. Credo questo?
Oggi dedico un po’ più di tempo all’ascolto di questa Parola fino a quando sento che Gesù grida al male che c’è in me "esci"! Poi con fiducia nuova dico il mio "amen".
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