In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Commento
Invocazione allo Spirito: Spirito d’Amore, donami di essere un segno della presenza del Maestro in ogni momento della mia vita. Aiutami a superare tutto ciò che, abitando in me, può ostacolare questo desiderio.
Per raccontare il tratto determinante e credibile del Vangelo, oggi il Signore mi presenta un testimonial un tantino controverso. Giona profeta non è certo la bandiera della coerenza e della sintonia con la logica del cielo: scappa verso Tarsis, viene buttato in mare nella tempesta, è inghiottito da un pesce e arriva a Ninive minacciando, senza troppa convinzione, l’ira di Dio agli abitanti corrotti della città. Quando spera di vedere lo spettacolo dell’apocalisse divina, Dio si pente e non stermina nessuno dei suoi figli di Ninive. Come se non bastasse, la storia di Giona finisce con il nostro protagonista che se la prende col Creatore: il ricino che gli faceva ombra era seccato. Se mi sembra che Gesù abbia commesso uno sbaglio riferendosi nel suo discorso a Giona, che cosa dovrebbero pensare gli altri quando racconto con convinzione che nonostante tutto Lui ha scelto me? Anche con me Lui ha sbagliato? Se il Signore mi ha scelto di sicuro non può avere commesso un errore. Come Giona spesso sono incostante e controverso ma la presenza del Cristo in me può comunque smuovere i tanti Niniviti che incontro sul cammino. La Sua Parola che riecheggia in me è capace di attirare i lontani, coloro che, come la regina di Saba, possono accorciare le distanze rispetto al Suo Amore. Che io possa essere un cartello, un segno di Colui che è ben più di Giona e capace di essere segno captando il Suo segnale.
Oggi scrivo su un foglietto un mio atteggiamento che non mi permette di essere in sintonia col cielo e che mi ostacola l’armonia con qualcuno. Distruggerò questo foglietto nella misura in cui cercherò di risolvere il problema migliorando il “segnale” con Gesù.
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