In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
Commento
La gente va da Gesù, lo ascolta, rimane stupita, si interroga… e fin qui ci siamo, sembra essere a buon punto, ma poi di questo interrogarsi ci si ferma a ciò che la testa dice e tutto si chiude. Tutti tornano a casa così come sono venuti, nulla è cambiato. C'è chi dice che era più facile credere per chi ha vissuto con Gesù e l'ha potuto vedere e toccare, ma non mi sembra; mi pare invece che quello che può fare la differenza, allora come oggi, sia il metterci il cuore. Significa che io Gesù scelgo di lasciarti entrare in quel “luogo” al centro della mia essenza, in cui io prendo le mie decisioni, faccio le mie scelte, oriento i miei pensieri, do vita ai miei sentimenti, il mio cuore appunto e lascio che Tu possa orientarlo, lascio che Tu lo conduca insieme a me, anche quando la mia testa mi direbbe altro. Sto alla Tua presenza, in preghiera, leggo di Te, cerco di conoscerTi; nel silenzio cerco di riconoscere la Tua voce nella mia coscienza e Ti ascolto, lascio che i miei sentimenti siano più simili ai Tuoi e allora, con Te Gesù al timone, saprò trovare il giusto equilibrio tra la testa e il cuore. Credo a tutte le parole di Dio, o solo a quelle con cui riesco “a starci dentro” e non mi smuovono troppo?
Oggi mi impegno a “dirmi” e scrivere da cosa sono mosse le mie singole piccole scelte quotidiane, dando un nome a quello che le muove.
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