La Gioia del Vangelo

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mercoledì 16 ottobre 2024

Mercoledì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario

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Dal Vangelo di Luca 11,42-46
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
Commento
Spirito Santo aiutami ad essere umile; fa’ che le Tue parole operino nella mia vita.

Nel Vangelo di Luca Gesù usa un tono duro, quasi di rimprovero, ma non lo fa fine sé stesso, bensì per annunciare l’amore ed esortare alla conversione.
“Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre”. Queste parole pronunciate dal Signore valgono anche per noi oggi in quanto tendiamo a prenderci poco cura della giustizia e dell’amore e ci focalizziamo molto su noi stessi e sul nostro stare bene a scapito del prossimo.
“Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze”. Cerchiamo infatti il consenso altrui, di piacere in modo superficiale agli altri e non a Dio.
Il Maestro si rivolge a tutti, senza escludere nessuno, soprattutto chi si sente migliore e chi pensa che i Suoi insegnamenti valgono solo per gli altri, così giudicandoli.
Siamo invitati a dare testimonianza attraverso la nostra vita, così da essere aiuto per l’altro. Puntando il dito e facendo moralismo, ci si nasconde per evitare di mettersi in discussione e aprirsi al cambiamento a cui siamo chiamati.
Alla luce delle parole dette da Gesù in questo Vangelo, so mettermi in discussione?

Oggi voglio farmi provocare dal “guai a voi”!
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