Mercoledì della XXXI settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo di Luca 14,25-33
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Commento
Spirito Santo, illumina la mia vita in questa giornata, aiutandomi a prendere decisioni e scelte seguendo il tuo esempio.
Nella missione in Bolivia dove mi trovo, mi capita a volte di riflettere con i ragazzi, soprattutto del mio gruppo che si prepara a ricevere la Prima Comunione, su alcuni passi del Vangelo. E proprio nel Vangelo di oggi Gesú ci invita a lasciare tutto, addirittura la nostra famiglia e gli affetti a noi più cari, per seguire lui e i suoi insegnamenti. Tentando di spiegare questo invito e questa proposta che Gesù ci fa, ho riflettuto con i miei ragazzi sull'importanza non solo di lasciare ciò che di materiale abbiamo, che, giustamente, come mi fanno notare, è importante perché ci permette di vivere e di far crescere noi e le nostre famiglie. Ma l'importanza di lasciare andare e di abbandonare tutto ciò che ci allontana da Gesù e da ciò che Lui ci vuole insegnare con il suo esempio. Le idee dei ragazzi sono di smettere di fare la guerra, a partire dalle proprie famiglie, di essere buoni amici e buoni compagni di scuola, cercando di aiutare chi è in difficoltà affinché il mondo, a partire dal nostro piccolo, possa essere migliore. Questi sono i desideri e le speranze di alcuni bambini boliviani; e noi, cosa vogliamo lasciare andare dalle nostre vite per seguire Gesù?
Signore, oggi ti chiedo la grazia di aiutarmi a capire cosa significhi lasciare tutto e seguirti, rinunciando a ciò che di più prezioso possiedo.
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