Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele»,
che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Commento
Entro a fatica nel senso più profondo di questo testo, soprattutto in ciò che Giuseppe può aver provato una volta accolta la notizia di Maria. Uomo giusto, silenzioso, che percepisco come tutto d'un pezzo, forte, saggio, semplice e puro di cuore. Me lo immagino con una terribile tempesta di pensieri dentro sé: quanti sentimenti avranno abitato il suo cuore. Eppure Giuseppe rimane quieto, probabilmente con tanta sofferenza. Vorrebbe ripudiare la sua promessa sposa, ma non lo fa e rimane in attesa non lasciando spazio all'impulsività e alla sua mente. Si fida di un sogno! Che assurdità… se ascolto queste parole solo con la mia testa! Credo che Giuseppe per sfuggire alla paura, alla rabbia, l'incredulità di quel fatto, alla vergogna abbia avuto davvero fiducia in Dio: “fece come gli aveva ordinato l’angelo”. Se solo penso a come oggi viviamo la nostra vita: tutto è nelle nostre mani e poco viene lasciato nelle mani di Dio. L'ascolto, la preghiera, l'attesa, il silenzio, la fiducia, sono parole fuori moda. Quante preoccupazioni invadono le nostre giornate e quanta poca fiducia abbiamo, tanto da non lasciare crescere dentro di noi la sua Parola…
Oggi mi soffermo a guardare il cielo e provo in silenzio a scorgere una luce che mi dà speranza, che mi fa credere e generare fiducia in Dio e nella vita che può essere ogni giorno portatrice di buone notizie.
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