In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Commento
Due monete: agli occhi degli uomini poca cosa, ma agli occhi di Gesù questa donna sconosciuta, una povera, una vedova ha dato tutto, “tutto quanto aveva per vivere”. Una donna che per le sue condizioni difficili avrebbe pure potuto trattenere qualcosina per sé, ma che fa la scelta del dono totale nel nascondimento. È la logica di chi ama veramente, di chi ha in sé un tesoro così prezioso e così grande che rende capaci di compiere anche gesti estremi che potrebbero lasciare a mani vuote ma che sanno riempire il cuore di un bene così grande che niente può uguagliare. È la logica della mamma che passa notti e giorni insonni per curare il suo bimbo malato o della madre che attende con ansia il ritorno del figlio che è fuori da troppo tempo per “sballarsi” con gli amici; la logica di chi rinuncia a tutto per consacrarsi completamente a quel Signore che per primo in assoluto ha dato tutto fino alla fine, che non si lascia mai vincere in generosità e si rende addirittura presente in un piccolissimo oggetto (un pezzo di pane in realtà riconosciuto e valorizzato da pochi) per rimanere con noi sempre.
Questa Parola mi ricorda che il Signore non si accontenta delle apparenze e mi chiede di verificare continuamente ciò che sto mettendo in gioco con Lui e per Lui.
Oggi voglio andare in profondità per verificare se realmente sto mettendo in gioco quello che mi serve per vivere, quello che mi serve per andare avanti o se dono di me solo parte del mio superfluo.
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