Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch'essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».
Commento
Vieni Spirito Santo e rendi il mio cuore capace di dischiudersi davanti alla Luce della tua Parola.
"Non credettero...". Per ben due volte ritroviamo questo verbo nel Vangelo di oggi. Nessuno vuole credere così sui due piedi, nessuno, nemmeno noi a volte. I discepoli hanno ancora ben impresso negli occhi e nel cuore il dolore e lo strazio del Venerdì Santo. Si saranno detti l'uno l'altro, un po' come facciamo a volte tra di noi: "Che cosa? E dovrei credere senza vedere, senza verificare?". Il dolore e il male hanno sempre più potere su di noi; la gioia ed il bene invece fanno fatica ad aprire il nostro cuore e trovare lì un posto sicuro e duraturo. È proprio questo "muro di durezza" che devo e dobbiamo abbattere in noi. Imparare a lasciare passare anche solo un minuscolo raggio di sole in mezzo alle ferite e cicatrici del mio cuore. Allora sì riuscirò a camminare a testa alta, ad incrociare lo sguardo buio e cupo degli altri e a donare loro un pizzico di serenità e di pace. Solo così la gioia della Pasqua potrà avvolgere la mia vita e lasciare che io possa esserne testimone, a tal punto d'avvolgere l'esistenza di qualcun altro. Sono capace di fiducia e di vedere luce al di là dei momenti di sconforto?
Oggi mi impegnerò ad intravedere, negli occhi di chi mi sta accanto, una paura o un'incertezza e proverò, attraverso un piccolo gesto o parola amica, a far entrare in essa un pizzico di speranza.
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