In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d'intorno, insegnando.
Commento
Nel Vangelo di oggi Gesù torna nella sua patria, quel paesino sconosciuto di cui Natanaele disse: "da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?". Nazaret rappresenta l'ordinarietà, la vita di ogni giorno, con le sue gioie e i suoi dolori. E succede che nell'ordinarietà anche io non riconosco la Sua presenza e mi fermo al pregiudizio. La meraviglia dei pastori che avevano accolto Gesù nella mangiatoia viene soppiantata dall'incredulità e dallo scandalo dei suoi compaesani. Come loro, do per scontato che il Messia sia altrove, magari in una grande città e che il suo arrivo sia caratterizzato da qualcosa di straordinario e prodigioso. Invece la vita "accade" e così anche il passaggio di Gesù. La Sua parola è autorevole perché mette a nudo e smaschera le mie miserie e il mio peccato. I posti familiari spesso non sono quelli in cui è più facile stare. Capita che le persone più vicine, a volte, pensano di saper tutto di te e invece ti conoscono solo in superficie. Dio si serve della piccolezza, di persone normali, per cambiare il corso della storia, anche nella mia "patria". Ma il cambiamento è precluso se ci si chiude alla Grazia. Siamo liberi anche di non cambiare nonostante l'incontro con Lui, che non può operare prodigi di fronte al nostro rifiuto e alla nostra incredulità, ma può lenire comunque le nostre ferite ("impose le mani a pochi ammalati e li guarì"). So aprirmi alla Sua Grazia?
Spirito Santo, aiutami a tenere aperta la porta della mia vita all'incontro con Gesù nella vita ordinaria.
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