I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall'Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».
Commento
Spirito Santo, vieni a donarmi il sogno che accoglie Gesù e guida i miei passi per custodirlo.
Gesù appena nato è affidato a un sogno, a sogni di uomini (i magi e Giuseppe) che guidano a portare Gesù in salvo. Pare che i fatti mostrino un ribaltamento delle posizioni: il Salvatore dell’uomo affidato all’uomo per essere salvato. Da subito il Signore Gesù ci mostra quale sarà il suo stile di relazione con noi, il suo modo di dialogare e di amarci: si dona e si concede interamente proprio come un bambino, fidandosi e affidandosi alla nostra libertà di custodirlo, di tenerlo “in salvo” nella nostra vita. Gesù non si dona attraverso un sogno qualsiasi, il sogno attraverso cui ci parla è il desiderio di compiere una promessa; si lascia portare dove può compiersi per noi un progetto di vita nella verità, lontano da paure, menzogne e dalle tante forme di morte. I Magi e Giuseppe sono uomini in cammino e in ascolto, disponibili a lasciarsi guidare, nutrono fiducia nel sogno, pronti a cambiare rotta, animati dal desiderio di custodire Gesù. Quanto è costata la decisione dei Magi di non cadere nel tranello di Erode? La Parola ci mostra una realtà cruda: Gesù in salvo di fronte alla morte di tutti i bambini di Betlemme. Potremmo fare tante riflessioni su questo episodio, ma ciò che più mi colpisce è la consapevolezza che l’esperienza di un singolo uomo non è isolata, ciò che viviamo è sempre unito alla vita di una comunità. Sono in cammino ascoltando il sogno che custodisce Gesù?
Al termine della giornata dedico tempo per pregare per tutte le persone martiri delle mie scelte.
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